Hotel San Bartolomeo, richiesta al Segretario comunale

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Baldassare Bonura

Via XXXXXXXXXXXXX

XXXXX Palermo

Pec: XXXXXXXXXXXXXXXXX

 

 

Al Segretario del Comune di Ustica

Responsabile Corruzione-Prevenzione e Trasparenza della P.A.

Dr Ernesto Amaducci

Sede Municipale

90010 Ustica (PA)

Pec: segretario@pec.comune.ustica.pa.it

 

OGGETTO: Diffida a trasmettere il titolo di proprietà di Codesto Comune su “arredi, corredi, beni mobili e attrezzature alberghiere” presenti nell’immobile denominato “Hotel San Bartolomeo” sito in Ustica in Via San Bartolomeo n. 41.

Con la presente il sottoscritto Baldassare Bonura nato a Palermo il xx/xx/xxxx C.F. xxx xxx xxx xxxxxx, proprietario dell’immobile “Hotel San Bartolomeo”, identificato al N.C.E.U. alle part.lle n.447,450,653,654 e 655 del foglio catastale n.12 di Via San Bartolomeo n. 41, di fatto usucapito ex art 1158 c.c., avendo interesse a tutelare il proprio inviolabile diritto reale di proprietà, a ulteriore tutela del diritto patrimoniale, in ottemperanza sia alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione sia al dettato CEDU in merito alla tutela del “diritto di proprietà” all’articolo 1 Prot.1, ferma la giurisprudenza della Corte, fin dalla sentenza 13 marzo 1978 Marckx c. Belgio, (che: “…perviene addirittura a riconoscere meritevoli di protezione anche situazioni di mero fatto che – seppur caratterizzate dall’assenza di un legittimo affidamento del ricorrente e dal mancato rispetto della legislazione nazionale – parrebbero comunque tutelabili per effetto di un comportamento tollerante o inattivo dell’autorità pubblica”; Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali, CEDU, sui diritti dell’uomo “La Convenzione” – Diritto alla protezione della Proprietà – Confisca – Violazione dell’Art. 1 protocollo n. 1 e art. 7 § 1 Cedu);

 

CHIEDE

A Codesto Spett.le Comune di volere produrre al sottoscritto il titolo di proprietà che avrebbe legittimato L’Ente, nell’arco di tempo intercorso tra l’aprile dell’anno 2002 sino al febbraio dell’anno 2016, all’acquisto di “arredi, corredi, beni mobili e di attrezzature alberghiere” ad oggi presenti nell’immobile in oggetto, di fatto usucapito dallo scrivente già prima dell’anno 2001, unitamente ai beni mobili ed alle attrezzature, costituenti parte integrante dell’azienda alberghiera, per decorsi 20 anni utili all’Usucapione ex art. 1158 cc dal 1979 al 1999 (e ben oltre i 20 previsti per legge); e in forza del principio della c.d. retroattività reale della usucapione ribadito dalla Suprema Corte di Cassazione con sentenza del 17 novembre 1973 n. 3082, con piena efficacia degli atti compiuti dall’usucapiente in pendenza del termine per il compimento dell’usucapione (questo vuol dire che l’usucapione, anche se non ancora accertata giudizialmente da sentenza passata in giudicato e, quindi, non pubblicizzata attraverso la trascrizione, non è vanificata da eventuali acquisti effettuati da terzi successivamente al compimento dell’usucapione stessa e trascritti nei pubblici registri).

Dello stato di fatto dell’immobile Codesto Ente è stato, da svariati mesi, dettagliatamente già informato dal sottoscritto a mezzo PEC inviata al precedente Segretario Comunale, che è stata ricevuta da Codesto Comune alle ore 8.53 in data 24.11.2015 e  protocollata al n.6663; e ancora con precedente PEC del 20.10.2015 protocollata al n. 5966 “Comunicazione di maturata usucapione ex art. 1158”. Entrambe le suddette comunicazioni PEC, che hanno da tempo reso edotto il Comune sullo stato di fatto della proprietà dell’immobile IN CAPO ALLO SCRIVENTE, sono rimaste ad oggi inevase. Continua a leggere

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Ustica, Hotel San Bartolomeo, richiesta inevasa

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Baldassare Bonura

Via xxxxx, xxxx

xxxxPalermo

Pec: xxxxxxxxxxxx

Regione Siciliana

All’on. Assessore pro tempore

Ass.to Territorio e Ambiente

Via Ugo La Malfa, 169

90146 Palermo

dipartimento.urbanistica@certmail.regione.sicilia.it

 

Oggetto: accertamento di conferimento di delega da parte di Codesto Ass.to conferita all’avv.to Machì Elvira, legale rappresentante del Comune di Ustica, nonché all’UTC di Ustica in materia di “Vigilanza per l’osservanza delle norme tecniche” ex art. 29 della Legge nazionale n.64/1974 vigente in zona sismica (nello specifico nel centro storico dell’Isola di Ustica) e in materia di validità ed efficacia della concessione edilizia in zona sismica vertente sull’accertamento urbanistico dell’Hotel San Bartolomeo sito in Ustica in Via San Bartolomeo n.41.(anno di fine costruzione novembre 1982).

 

Con la presente si chiede alla S.V.Ill.ma di volere accertare e quindi comunicare allo scrivente se l’avvocato Machì Elvira, del Foro di Palermo, dal 2000, sino ad oggi, legale rappresentante del Comune di Ustica per incarico dei Sindaci pro tempore succedutisi, abbia avuto dai Suoi Uffici mandato a vigilare, a certificare, a dichiarare e a sottoscrivere pareri e relazioni di ordine tecnico-urbanistico in materia di validità di concessione edilizia di costruzioni realizzate in zona sismica e, nel caso specifico, relative all’immobile di PROPRIETA’ del sottoscritto denominato “Hotel San Bartolomeo” ubicato in Ustica, in via San Bartolomeo 41, particelle 447,450,653, 654,655, F. catastale n. 12; in base a quanto previsto dall’art. 29Vigilanza per l’osservanza delle norme tecniche” DELLA LEGGE 2 FEBBRAIO 1974 N.64 – PROVVEDIMENTI PER LE COSTRUZIONI CON PARTICOLARI PRESCRIZIONI PER LE ZONE SISMICHE (GU N. 76 DEL 21-3-1974), CHE COSI’ RECITA:

NELLE LOCALITA’ DI CUI ALL’ART. 2 DELLA PRESENTE LEGGE E IN QUELLE SISMICHE DI CUI ALL’ART. 3 GLI UFFICI DI POLIZIA GIUDIZIARIA, GLI INGEGNERI E GEOMETRI DEGLI UFFICI DEL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI E DEGLI UFFICI TECNICI REGIONALI, PROVINCIALI E COMUNALI, LE GUARDIE DOGANALI E FORESTALI, GLI UFFICIALI E SOTTOUFFICIALI DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO E IN GENERALE TUTTI GLI AGENTI GIURATI E SERVIZIO DELLO STATO SONO TENUTI AD ACCERTARE CHE CHIUNQUE INIZI COSTRUZIONI, RIPARAZIONI E SOPRAELEVAZIONI SIA IN POSSESSO DELL’AUTORIZZAZIONE RILASCIATA DALL’UFFICIO TECNICO DELLA REGIONE O DALL’UFFICIO DEL GENIO CIVILE A NORMA DEGLI ARTT. 2 E 18.

I FUNZIONARI DI DETTO UFFICIO DEBBONO ALTRESI’ ACCERTARE SE LE COSTRUZIONI, LE RIPARAZIONI E RICOSTRUZIONI PROCEDANO IN CONFORMITA’ DELLE PRESENTI NORME.

EGUALE OBBLIGO SPETTA AGLI INGEGNERI E GEOMETRI DEGLI UFFICI TECNICI SUCCITATI QUANDO ACCEDANO PER ALTRI INCARICHI QUALSIASI NEI COMUNI DANNEGIATI, COMPATIBILMENTE AD ALTRI INCARICHI.”

Si precisa alla S. V. Ill.ma che, trascorsi giorni 5 dal ricevimento della presente, in assenso di  riscontro al  quesito postoVi, il sottoscritto denuncerà all’ A.G. competente per ipotesi di abuso di potere, falsa certificazione coloro che ad oggi hanno emesso pareri/relazioni/certificazioni sull’albergo suddetto esautorando gli uffici competenti indicati nell’art.29 suddetto della Legge n.64/1974 e i professionisti idonei degli stessi Uffici ad emettere pareri in materia di protezione civile e di governo del territorio; così come statuito dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 300 del 2/12/2013.

Palermo 09/03/2016

Con Osservanza,

                                                                           Baldassare Bonura                            

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Palermo, fallimenti, inchiesta su 31 amministratori

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Corte conti: beni sequestrati, inchieste

Istruttorie su amministratori giudiziari dopo caso Saguto

ipotizzate responsabilità gestionali: favoritismi, interessi personali, perfino vantaggi per amici e parenti.

Redazione ANSA PALERMO 05 marzo 2016

 PALERMO. Una sezione del tribunale sotto inchiesta e 31 istruttorie aperte a carico di amministratori giudiziari. Dopo la magistratura ordinaria anche la Corte dei Conti sta indagando sul “grande affare” della gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia. La procura regionale, ha detto il procuratore Giuseppe Aloisio nel suo intervento all’apertura dell’anno giudiziario, si è mossa sulla scia del caso che ha coinvolto Silvana Saguto ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale. E ha messo a fuoco, oltre alla figura del magistrato, anche quella degli amministratori giudiziari. Per molti vengono ipotizzate responsabilità gestionali: favoritismi, interessi personali, perfino vantaggi per amici e parenti. “L’argomento – ha detto Aloisio – è di forte impatto sociale e di grande rilievo perché sottopone all’esame dell’opinione pubblica la validità di un sistema che converte alla legalità un segmento di economia illecita, affidandone la gestione a professionisti incaricati dallo Stato”.

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Ustica: il Sindaco denunciato dopo il post su Facebook

Documento della Polizia Minicipale di Ustica prot. n. 4528 del 27 agosto 2007

Documento della Polizia Minicipale di Ustica prot. n. 4528 del 27 agosto 2007

I VERBALI DI ABUSIVISMO NON RISULTAVANO ESSERE PRESENTI NEGLI UFFICI MUNICIPALI NÉ ERANO STATI TRASMESSI AD ALTRA A.G.”.

 In data odierna, il sottoscritto Baldassare Bonura, a seguito di pubblica diffusione on line di un commento postato dal Sindaco pro tempore di Ustica, il Dr. Licciardi Attilio, su tal Gruppo Facebook denominato “Ustica Democratica”, ha dovuto tutelare la sua onorabilità e la sua credibilità, visti i due procedimenti civili pendenti oggi presso la Corte d’Appello di Palermo contro il Comune di Ustica, e visto il procedimento penale pendente al Gip, sempre contro la P.A. dell’Isola + altri, sporgendo denuncia per diffamazione aggravata e calunnia compreso i terzi che abbiano condiviso il commento on line (di cui si è fatta copia con screenshot e stampa del documento).

Infatti il suddetto Sindaco ben sa, così come gli Organi legislativi ed esecutivi del detto Comune, quali siano i diritti del sottoscritto acquisiti per legge (a prescindere dal mero accertamento dichiarativo pendente in sede civile), in merito al dato di fatto che dal 1979 il sottoscritto ha incessantemente posseduto l’immobile alberghiero “San Bartolomeo” per più di vent’anni, pagandone, sia pure in regime di fallimento attraverso il curatore, ma con i soldi del c/c che provenivano “dalla vendita” dei beni mobili e delle attrezzature alberghiere del sottoscritto, vari oneri urbani  relativi a concessione di suolo pubblico; ad allaccio fognario; ad allaccio idrico; alla catastazione; ai diritti di concessione edilizia e di abitabilità (tutto denaro pagato al Comune di Ustica); oltre al pagamento di bollette elettriche alla D’Anna e Bonaccorsi per decenni e decenni (bollette per migliaia di lire prima e per centinaia di euro poi…: “ma chi stava in un albergo chiuso??” e “ora chi usa il mio cavo elettrico?”), oltre alle spese di manutenzione e pulizia dell’intero immobile.

Invece, i vari sindaci del Comune di Ustica, dal 1979 ad oggi, né hanno mai posseduto né utilizzato l’immobile, né hanno speso una lira prima, né un euro dopo, per la sua manutenzione/utilizzazione “per pubblica utilità”, mettendolo invece pure a rischio di incolumità per mancata vigilanza pubblica.

Perciò, secondo quello che la legge del Codice civile prevede in materia di usucapione /acquisto di proprietà per esercizio del possesso per 20 anni (come già comunicato agli Uffici del Comune di Ustica dal 2013 ad oggi) è per dovere civico che ho agito “da proprietario” secondo legge e continuerò a farlo avendone, già da tempo, informato tutti gli Organi superiori competenti prima di apporre le mie chiavi nei tre ingressi del mio albergo. E subito dopo avendone fatto comunicazione spontanea, verbalizzata e depositata alla Stazione dei Carabinieri di Ustica; dunque nessuno è stato “sorpreso a fare nulla contro legge”; anzi con gli stessi Carabinieri si è effettuato un altro accertamento per ipotesi di altri reati connessi allo stato dell’arte dell’immobile.

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Repost: Ustica, notificato Appello al Comune da A. R. I. G. Associazione Rimedi Ingiustizie Giudiziarie

“Chi ha acquistato la proprietà di un immobile attraverso l’usucapione ne diventa a tutti gli effetti proprietario. Il trasferimento della proprietà dal vecchio proprietario a colui che usucapisce l’immobile, infatti, si verifica già solo per via del possesso per un tempo sufficiente al compimento dell’usucapione: 20 anni; ciò anche se ancora non è stato accertato dal Giudice nel contraddittorio col precedente proprietario.” (Cassazione Sentenza n. 2485 del 05/07/2007).
A buon inteditore poche parole…

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Denuncia pendente contro il Comune di Ustica

progetti e piano triennale

A seguito di denuncia che il sottoscritto, Sig. Baldassare Bonura, in data 10.02.2015 a tutela della proprietà dell’immobile “Hotel San Bartolomeo” (sito nel centro storico di Ustica in Via San Bartolomeo, n.41), ha sporto contro il Comune di Ustica, e contro altri soggetti ad esso connessi, pende, oggi, presso la Procura della Repubblica di Palermo, denuncia penale, Pm competente Dott.ssa C. Ferrari, alla cui richiesta di archiviazione, notificata il giorno 10.02.2016, è stata presentata opposizione in data 17.02.2016 all’Ufficio del Gip per competenza.

In narrativa, tra le numerose attività messe in atto tutt’oggi da diversi soggetti, e dettagliatamente documentate, che hanno tutte insieme comportato ordinanze sindacali, peraltro prive di efficacia per grave incompetenza funzionale, e insieme atti amministrativi attuali volti alla violazione del diritto di proprietà del sottoscritto, considerato che tutte le attività successive al diritto di usucapione del sottoscritto poste in essere dalla P.A. sono, per legge, da considerarsi nulle, si è chiesto agli inquirenti di svolgere ulteriori indagini sul Piano Triennale delle Opere 2015/2017: sulla efficacia della delibera consiliare; sulla regolarità degli atti ad esso sottesi; su motivi di incompatibilità per legami parentali/amicali tra soggetti della P.A., organi giudiziari e famiglie locali (a tutti ben noti); sulla regolarità del progetti esecutivi allegati e sulla congruità dei costi allegati; sulla ipotesi della violazione della trasparenza; se sullo stesso O.O.P.P. 2015/2017 sussistano gravi motivi di nullità.

Atti e comportamenti posti in essere, tutt’oggi, da più soggetti, per l’ottenimento di finanziamenti europei/pubblici per svariati milioni di euro; fatti e soggetti peraltro, da tempo, denunciati anche ad altre A.G. per violazione di proprietà, distruzione di attività imprenditoriale, danni patrimoniali e morali per ingiusto arricchimento della pubblica amministrazione.

Baldassare Bonura

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Ustica “col mare come uno specchio”. Un’occasione persa

L'USTICA DI DOMANI

Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro” (Luis Sepùlveda)

Ustica, che si fa meno “Isola” in estate, raggiungibile da Palermo con un traghetto e tre aliscafi al giorno, offre ai turisti le manifestazioni della Pro-Loco con serate di intrattenimento e distribuzione di prodotti tipici locali, fiore all’occhiello la festa del Patrono “San Bartolomeo” il 24 agosto. Evento imperdibile la “Rassegna” dei cinque giorni dedicata alle attività subacquee con la presenza speciale di Enzo Maiorca.

25° Rassegna subacquea

25° Rassegna subacquea 1983

Così si leggeva nelle quattro pagine a nove colonne nello “Speciale Ustica” del Giornale di Sicilia del 30 giugno 1983, anno in cui cadeva il 25° della Rassegna subacquea inaugurata nel 1959 dall’Ente provinciale del turismo di Palermo. Ustica, uno scoglio vulcanico dai fondali “come uno specchio” fioriva, in quegli anni, per offrire ai turisti una meta a due passi da Palermo, ma che nulla aveva da invidiare, con le sue grotte e l’acqua limpidissima, ai più lontani mari caraibici.

Lo “Speciale” dedicava una finestra al Sindaco Filippo Vassallo, che aveva ottenuto il riconoscimento internazionale “Minerva sapiens”, per l’installazione ad Ustica, nel 1976, del depuratore che aveva reso batteriologicamente pure le acque della rete fognaria per “il mare più pulito d’Italia”. Tanto che, in quell’anno, a Ustica la legge sui parchi marini, appena pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, nell’ottica della cultura del mare, era già una realtà; difatti, da lì a poco, l’Isola sarebbe diventata la prima sede nazionale di una Riserva Marina.

Premio a Filippo Vassallo

Premio “Minerva Sapiens” per l’ecologia a Filippo Vassallo

Sempre nello “Speciale”, firmato da Carlo Brandaleone, Rino Canzoneri, Giancarlo Drago e Filippo Mulè, c’era una esaustiva sintesi della storia dell’Isola tratta dalle fonti storiche del diarista Giuseppe Tranchina: un’isola abitata in età greca e normanna, poi rimasta “deserta”, preda delle incursioni di pirati, sino ai primi insediamenti di coloni eoliani, autorizzati dal “real decreto” del 1759 del re Ferdinando IV, che la fortificarono con cannoni e fucili.

I primi coloni

Come ogni speciale giornalistico, anche quello di Ustica promuoveva tutte le attività locali, da quelle sportive del Bassball, con la squadra in serie “B”, a quelle turistiche già avviate, insieme a nuove iniziative alberghiere, e tra queste “Un progetto interessante per il futuro dell’isola”, l’hotel San Bartolomeo, come si legge nell’ intervista di  Filippo  Mulè ai proprietari dell’hotel.

«Un contributo affettivo determinante è stato dato dai legami della famiglia con l’isola. II bisnonno dei fratelli Bonura, Antonino Favarolo, era funzionario del governo borbonico e si recò personalmente a consegnare l’isola a Garibaldi appena giunto a Palermo. L’incontro è ricordato in alcuni famosi dipinti d’epoca. II nonno, Francesco Bonura, è stato sindaco di Ustica come la zia Anna Notarbartolo. Quello dei Bonura non è quindi uno «sbarco» ma un ritorno nell’ isola e, perché no, nella storia dell’isola».

Hotel San Bartolomeo. Un progetto interessante per il futuro dell'Isola

Hotel San Bartolomeo. Un progetto interessante per il futuro dell’Isola

Cosa si propone il San Bartolomeo”, chiedeva il giornalista,

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Hotel San Bartolomeo, Ustica, 1984/1985

Il Girasole

L’ “Hotel San Bartolomeo” 4 stelle di Ustica, dopo avere ottenuto la conformità del Genio Civile e l’autorizzazione sanitaria, è stato inaugurato e aperto al pubblico nell’Estate 1984 e promosso dalle Agenzie turistiche più note nel 1985: “Il Girasole – Mare 1985”, “I Viaggi del Sestante”, “Orizzonti – Isole”, “Aviatour”, “Motel Tour”, “Maremania”; agenzie con le quali la società di gestione dell’hotel aveva già stipulato contratti per il 1986.

Di seguito alcune delle foto tratte dai depliant (1985/1986).

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Il San Bartolomeo dispone di 50 camere per 100 posti letto; servizi igenici annessi a tutte le camere; acqua calda e fredda in tutti i servizi;  servizio in camera con collegamento telefonico autonomo in tutte e stanze con addebito automatico; impianto citofonico privato; filodiffusione; climatizzazione dei locali e delle singole camere, parcheggio; ristorante roof garden; servizio trasporto clienti; Hall e Tv; lavanderia e stireria. APERTO TUTTO L’ANNO. (“I Viaggi del Sestante” 1985).

hotel 4

hotel 2

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Ustica, al Commissario ad Acta, comunicazioni

Folder HSB

Baldassare Bonura

Via xxxxxxxxxxx, n xxx

xxxxx Palermo

Pec: xxxxxxxxxxxxxxxx

 

Al Commissario ad acta del

Comune di Ustica (Palermo)

Dott. Ing. SAJEVA Angelo

D. A. n.303/S.3/2015 di nomina del 20/XI/2015

A firma On.le A. L. Lantieri

90010 Ustica (PA)

e-mail: xxxxxxxxxxxxxxxx

 

Con la presente il sottoscritto Baldassare Bonura, nato a Palermo il xx/xx/xxxx e ivi domiciliato in via xxxxxxxx, n. xxx, C.F.: xxxxxxxxxxxxxxxx, invia in allegato l’ultima diffida indirizzata agli Organi del Comune di Ustica responsabili della delibera n. 44 di Consiglio firmata in data 16 novembre 2015, avente ad oggetto “Approvazione del Piano Triennale della Opere 2015/2017”, affinchè possano essere posti i dovuti rimedi all’attività messa in atto dalla Pubblica Amministrazione suddetta in evidente contrasto a principi CEDU, a statuizioni del Consiglio di Stato e a norme nazionali in materia di edilizia in zona sismica.

La diffida allegata fa seguito alla segnalazione in cui il sottoscritto aveva comunicato la violazione della trasparenza e della pubblicazione on line delle delibere esecutive del 25 settembre 2015, sicchè il Consiglio Comunale di Ustica, in data 16 novembre 2015, ha dovuto nuovamente deliberare annullando la precedente delibera n. 38 del 25 settembre 2015 avente il medesimo oggetto ““Approvazione del Piano Triennale della Opere 2015/2017”.

Come da allegato, Vi sarà possibile constatare che il suddetto Consiglio comunale ha reiterato (ormai dal 2011 ad oggi) l’inserimento del mio hotel alla voce “Risanamento locali hotel San Bartolomeo” in dispregio: all’avvenuta usucapione a favore dello scrivente; all’esercizio legittimo del diritto di proprietà e alla susseguente salvaguardia patrimoniale del sottoscritto; ai procedimenti civili pendenti.

Si trasmette la presente alle autorità competenti per i contestuali provvedimenti. Palermo 28/XI/2015

Con osservanza, 

                                           Baldassare Bonura            

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Ustica, notificato Appello al Comune

Autorizzazione di Abitabilità 1989

Autorizzazione di Abitabilità 1989

In relazione all’immobile ricettivo denominato “Hotel San Bartolomeo”, unico di “categoria 4 stelle” ubicato nel centro storico del paese dell’Isola Ustica , in via San Bartolomeo, n. 41, è stato citato nella causa in Appello il Comune di Ustica, per l’accertamento giudiziale avverso la sentenza n. 2952/2015 di primo grado, di cui si è chiesto l’annullamento ovvero l’intera riforma per vizi formali, propri, in atti e di diritto.

Visto il prescritto diritto possessorio reclamato del Comune, che, solo nel 2002 si è auto immesso nel possesso “forzando catena e catenaccio” apposti dal curatore fallimentare per più di vent’anni (come da verbale redatto il 24/04/2002 dall’istruttore tecnico Marcello Caserta); la proprietà dell’albergo risulta acquisita da Baldassare Bonura per “usucapione” di fatto, per trascorsi 20 anni di esercizio continuato e pacifico del possesso ex art. 1158 c.c., compiendo tutta una serie di atti volti all’esercizio del diritto sia in prima persona che poi attraverso la curatela che continuava a rappresentarlo.

Rottura dei sigilli della curatela fallimentare effettuata dall'UTC di Ustica in data 24 aprile 2002, senza un titolo esecutivo. Dal fascicolo dei proc. pen. 9990/2002 e 10982/2006.

Rottura dei sigilli della curatela fallimentare effettuata dall’UTC di Ustica in data 24 aprile 2002, senza un titolo esecutivo. Dal fascicolo dei proc. pen. 9990/2002 e 10982/2006.

Il ricorso in Appello di Bonura conferma la trascrizione (di cui all’art. 2651 c.c. per usucapione ex art. 1158) presso la Conservatoria R.R.I.I. di Palermo a favore di Bonura Baldassare contro il Comune di Ustica, in ordine alla proprietà dell’immobile Hotel San Bartolomeo, via San Bartolomeo 41, particelle 447,450,653,654,655, F. catastale n. 12.

Ancora una volta sono stati dettagliati in narrativa  tutti gli atti che, dal 1979,  il Comune di Ustica ha compiuto e che sono INCOMPATIBILI CON LA SUA PRETESA ACQUISIZIONE IN PROPRIETÀ, e altresì INCOMPATIBILI CON “L’ASSERITA INSANABILITA’ DELL’HOTEL”:  Soppressione  del  progetto  e  della  domanda  di  sanatoria  delle varianti in corso d’opera – migliorie interne richiesta (se dovuta) dai Bonura in data 20/2/1983  reiterata in data 23/1/1984, con i relativi elaborati progettuali; verbale di sopralluogo del 23-24/02/1984, che riconosce la qualità di proprietà ai Bonura; concessione certificato abitabilità ai Bonura nel 1985 PER SILENZIO ASSENSO, previo sopralluogo dell ‘U.T.C. e relazione tecnica Arch. Lino e geom. Riina che riferiscono di MODESTE VARIAZIONI VOLUMETRICHE SANABILI;  rilascio certificato di abitabilità in favore del fallimento in data 04/09/1989 (con pagamento dei diritti al Comune); a seguito di delibera consiliare (Prot. N. 3907 in data 13 aprile 1992) istanza del Comune di Ustica di acquisto a licitazione privata dell’hotel S. Bartolomeo al prezzo di un miliardo e settecentomilioni di lire (purchè vuoto di arredi e mobili) alla curatela fallimentare; Autocertificazione   Prot.  548 del  2002,  redatta  dal  Capo  dell’U.T.C.  su richiesta di Avv.  Machì in data 31/1/2002; declaratoria resa nel processo civile n. 13261/2006 (Tribunale di Palermo Sez, III Giudice Istruttore Dr. Galazzi n°13261/2006RG) l’avv. Machì del Comune di Ustica dichiara “DI NON VOLERSI AVVALERE DELL’ORDINANZA N. 22 /81 DEMOLIZIONE”.

Tutti questi atti attestano in sede pubblica il riconoscimento della proprietà ai Bonura nel corso degli oltre 20 anni in cui hanno di fatto usucapito l’albergo. Continua a leggere

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