TOGHE SPORCHE. La corruzione passa per il tribunale, L’Espresso, Inchieste

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29 aprile 2014

“Picca maledetti & subito” è ormai il trend imperante in tribunali e procure d’Italia, cancellerie e uffici giudiziari: magistrati compiacenti e avvocati senza scrupoli , tariffari delle mazzette, viaggi, regali, scambi di favori d’ogni sorta e spericolate contiguità. Un vero e proprio “mercato della giustizia tanto all’etto!”  spunta  da inchieste, come da denunce, che delineano quello che il pm di Roma Nello Rossi su “L’Espresso” definisce oggi “un fenomeno odioso”, e che i cosiddetti “sfortunati” cittadini utenti di giustizia sino ad ora hanno però dovuto subire con l’aggravio di oneri e danni!!!

Buona lettura

TOGHE SPORCHE

La corruzione passa per il tribunale. Tra mazzette, favori e regali

Nei palazzi di giustizia cresce un nuovo fenomeno criminale. Che vede protagonisti magistrati e avvocati. C’è chi aggiusta sentenze in cambio di denaro, chi vende informazioni segrete e chi rallenta le udienze. Il Pm di Roma: ‘Un fenomeno odioso’

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29 aprile 2014

di Emiliano Fittipaldi

Napoli, dove il caos è dannazione di molti e opportunità per gli scaltri, il tariffario lo conoscevano tutti: se un imputato voleva comprarsi il rinvio della sua udienza doveva sganciare non meno di 1.500 euro. Per “un ritardo” nella trasmissione di atti importanti, invece, i cancellieri e gli avvocati loro complici ne chiedevano molti di più, circa 15mila. «Prezzi trattabili, dottò…», rabbonivano i clienti al telefono.

Ma negli ultimi tempi magistrati compiacenti e avvocati senza scrupoli sono stati beccati anche nei Tar, dove in stanze anonime si decidono controversie milionarie, o tra i giudici di pace. I casi di cronaca sono centinaia, in aumento esponenziale, tanto che gli esperti cominciano a parlare di un nuovo settore illegale in forte espansione: la criminalità del giudiziario.

Quello campano non è un caso isolato. Se a Bari un sorvegliato speciale per riavere la patente poteva pagare un magistrato con aragoste e champagne, oggi in Calabria sono tre i giudici antimafia accusati di corruzione per legami con le ’ndrine più feroci. Alla Fallimentare di Roma un gruppo formato da giudici e commercialisti ha preferito arricchirsi facendo da parassita sulle aziende in difficoltà http://espresso.repubblica.it  Leggi tutto

Archivi – Giudici & Malaffare

“In che mani è la Giustizia?!” 2. Napoli: mazzette, baci & fascicoli manipolati

“In che mani è la Giustizia?!” In manette Pm di Roma, scambio sesso-favori

TOGHE SPORCHE. La corruzione passa per il tribunale, L’Espresso, Inchiesteultima modifica: 2014-04-29T16:19:06+02:00da aldo251246
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