“Abusivismo mascherato”. Falso certificato di conformità, a giudizio ex dirigente UTC

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L’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, in queste ore , ha diramato ai Comuni siciliani una circolare contro l’abusivismo edilizio dilagato nella nostra Regione, da più di un ventennio, tra una sanatoria ed un condono, a discapito sia del patrimonio ambientale che delle norme edilizie, oltre che della pubblica sicurezza. Eppure, dalle cronache quotidiane, sebbene non in prima pagina, emerge un altro abusivismo, ancora più subdolo, e altrettanto pericoloso, quello “mascherato” con  concessioni  e certificati di edificabilità FALSI, ottenuti con le compiacenze degli uffici tecnici comunali, ed il consenso di Sindaci ed ex Sindaci. Anche questo “abusivismo” va smascherato e perseguito con eguale tempestività dagli uffici regionali competenti e dalle procure, specie nelle aree a rischio sismico e idrogeologico

Nel frattempo leggiamo e diffondiamo…

Giornale di Sicilia

venerdì 14.giugno.2013

Cronaca di Palermo

pag. 30

IN BREVE

ABUSIVISMO

Cefalù, a giudizio ex dirigente del Comune

L’ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Cefalù, Giovanni La Barbera, è stato rinviato a giudizio nell’ambito di un’inchiesta su un caso di abusivismo edilizio. La Barbera, che sarà processato il 17 luglio per abuso d’ufficio davanti ai tribunale di Termini Imerese, è accusato di avere rilasciato un certificato di conformità per un edificio costruito in violazione delle norme sulla tutela ambientale. Con La Barbera sono stati rinviati a giudizio anche il titolare dell’impresa di costruzioni e il progettistaLa Barbera è sotto processo per un altro caso di abusivismo edilizio: è accusato di avere attestato la edificabilità di un terreno sottoposto invece a limiti urbanisticiIn entrambi i procedimenti il Comune di Cefalù si è costituito parte civile.

Rassegna stampa

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L’attività investigativa, coordinata dalla dott.ssa Maria Domenica Ponziani, è stata resa particolarmente difficoltosa dalla analisi di più normative di riferimento che consentivano agli amministratori della società di alzare una cortina fumogena, di apparente legalità, con la quale davano giustificazione ad una fittizia procedura per il risanamento conservativo dell’esistente, mentre di fatto avevano realizzato una struttura totalmente nuova ed in cemento armato. La realizzazione posta in essere ha comportato la violazione della normativa a tutela del demanio, dei vincoli paesaggistici ambientali e di quella disciplinante le costruzioni nelle zone sismiche. Vai all’articolo

“Abusivismo mascherato”. Falso certificato di conformità, a giudizio ex dirigente UTCultima modifica: 2013-06-14T23:32:00+02:00da aldo251246
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