Baldassare Bonura, in ricordo di Filippo Vassallo

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Una voce pulita in un mare di menzogne

Pubblichiamo in memoria del compianto sindaco di Ustica Filippo Vassallo la denuncia da lui depositata presso il Comando Carabinieri S. Lorenzo il 23 ottobre del 1981, quale promemoria delle evidenti manomissioni documentali che vennero operate dall’Ufficio tecnico del Comune di Ustica contro i fratelli Bonura proprietari dell’hotel 4 stelle “San Bartolomeo”.

Gli autori di queste “machiavelliche” manomissioni, così come scrisse e denunciò Vassallo nel ruolo di consigliere comunale, furono l’allora neo sindaco sig. Vito Ailara ed il suo fedele tecnico comunale Salvatore Compagno, entrambi furono sottoposti dal Giudice Istruttore dott. Paolo Borsellino a procedimento penale per interessi privati in atti d’ufficio insieme alla sig.ra Giuseppa Ailara proprietaria della Pensione Clelia e madre del sindaco Vito; poi tutti furono clamorosamente assolti. Sempre lo stesso tecnico Compagno era già stato sottoposto, e perciò sospeso dal suo ruolo, a ripetute indagini dal Giudice Istruttore Giovanni Barrile-n.2087/79 Gen.-N.206/79 Sez. imputato del delitto di cui all’art.324 C.P. e per  gli .art.110, 479, 476 C.P. , ancora per due volte l’art. 324 C.P, dell’art.81 cpv 324 C.P.,art.81 cpv 110,336,339 C.P.

Eppure né Borsellino, né il Tribunale, né la Procura di Palermo poterono mai arrivare a dimostrare la fondatezza dei gravissimi capi d’imputazione individuati; lo stesso Vassallo, che era rimasto a disposizione di un magistrato non venne mai sentito. Sicché ad Ustica sino ad oggi quei colpevoli continuano impunemente a commettere reati e a lucrare, in virtù di attività alberghiere abusive, mentre gli onesti, tra cui i Bonura, sono stati derubati dei legittimi beni immobili che abusivi non erano. Se ciò già non bastasse a denunciare un vero e proprio delitto commesso sotto al sole, e all’ombra di vergognose collusioni giudiziarie, oggi i Bonura devono pure assistere a incresciose commemorazioni che negano la Verità e l’Onestà intellettuale di chi non è più presente e che perciò rimane incapace di replicare.

Certe commemorazioni ad Ustica, rese note su siti internet con tanto di foto e ostentati abbracci con giudici del Tribunale di Palermo e con loro congiunti,  servono, evidentemente, non agli estinti ma solo a quegli stessi impuniti volti ad accreditarsi quell’Onestà che fatti storici e documentati negheranno ad libitum, almeno sino a quando anche un solo Giudice onesto e integerrimo, così come fu Borsellino, deciderà di prendere gli opportuni provvedimenti.

Il documento di seguito pubblicato è stato ampiamente prodotto in decine di copie alla Procura di Palermo e ad sedi inquirenti, oltre che a vari procuratori aggiunti e pm tra cui Giudici, Petrigni, Picchi, al Gip dott. Morosini, e in sede civile alla dott.ssa  Spadaro. Tutti, allo stesso modo, o non lo hanno voluto leggere o lo hanno dimenticato tra le centinaia di pagine dei 4 faldoni costituenti uno tra i tanti procedimenti fatti aprire sino ad oggi, in sede penale e civile, dai Bonura contro il Comune di Ustica, contro il suo attuale sindaco pro tempore dott. Audiologo Aldo Messina, e contro i suoi ex sindaci, rispettivamente zio e nipote, Vito Ailara e Attilio Licciardi, contro l’ex tecnico comunale Salvatore Compagno e contro i giudici che contiguamente hanno archiviato negando Verità e Giustizia.

Buona lettura

Filippo Vassallo

Consigliere Comunale

Ustica

 

    SPETT.LE COMANDO CARABINIERI

COMPAGNIA SUBURBANA 2^

(S.Lorenzo)

Palermo

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li 23/10/ 1981

 

Oggetto: Costruendo albergo S. Bartolomeo di Proprietà Bonura-Ustica- di cui alla concessione edilizia a.331 del 31/8/1978

 

In relazione alla Vs. richiesta ed in qualità di Sindaco pro-tempore chiamato nei fatti relativi alla concessione edilizia in oggetto, scrivo ìl seguente promemoria:

 

In data 12/9/1981 con protocollo n. 4119 il Sindaco di Ustica faceva pervenire a tutti i consiglieri comunali (me compreso) copia dello esposto dei Sigg. Bonura Francesco e Baldassare indirizzato al Sig. Procuratore della Repubblica ep.c. ad altre autorità ed ai consig1ieri comunali di Ustica.

Nella stessa data si apprendeva che con ordinanza protocollo 4113 il Sindaco ordinava la sospensione dei lavori di detto albergo per violazioni di legge e difformità esecutive in base ad una relazione del tecnico comunale.

Recatomi in Ustica in occasione della convocazione del Consiglio comunale in sessione ordinaria per le ore 21 del 21/9/1981, prima del

Consiglio avevo modo di succintamente e brevemente prendere visione in segreteria, del carteggio riordinato e consegnato al Segretario comunale, su richiesta di un consigliere per evitare manomissioni o smarrimenti relativi alla concessione edilizia in oggetto.

Riscontravo che un documento presentava possibile inquinamento perché avevo notato lo stesso inserito nella pratica, relativo ad una istanza preliminare (che ricordo) alla redazione del progetto da parte del fu Colonnello Bonura, in quanto lo stesso presentava  nel margine destro e in diverse righe cancellatura  e riiscrizione in biro di parere negativo del tecnico comunale.

Inoltre, presa visione della relazione del tecnico comunale Sig. Compagno Salvatore, per la quale hochiesto ed ottenuta il giorno dopo

relativa copia, notavo che la relazione era machiavellica e non attendi bile, per le considerazioni che faceva il tecnico sul rilascio della concessione e sull’effettivo inizio dei lavori, non soffermandomi sul merito delle misure tenderti ad accertare se le opererealizzate erano conformi a quelle autorizzate.

Faccio presente cha la concessione edilizia era stata regolarmente  firmata dal tecnico comunale con gli annessi elaborati progettuali, cosa che  era stato indispensabile in quanto sanciva la regolarità della concessione, e che il sottoscritto ha adottato per tutto il periodo di permanenza della carica di Sindaco, con regolare comunicazione alle Autorità, non potendosi costituire la commissione edilizia per le ben note vicende del piano regolatore.

Apertasi la seduta del Consiglio Comunale, dopo i primi adempimenti, segue relazione al Comando C.C. del Consigliere Vassallo sulla concessione edilizia n. 331/78 del Comune di Ustica

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chiedevo che il punto 27 dell’ordine del giorno: “Comunicazioni del Sindaco sulla riammissione in servizio del tecnico comunale Compagno Salvatore” fosse anticipato subito.

Ottenuta a maggioranza l’assenso del Consiglio su tale trattazione, chiedevo la parola facendo notare al Sindaco che sarebbe stato opportuno, anche se la sentenza del T.A.R. (più o meno valida) egli doveva eseguirla, chiedere subito il parere al legale del Comune per la pratica in questione e fare ricorso al C.G.A. o reiterare il provvedimento perché ne sussistevano ancora i motivi. Lamentavo la mia preoccupazione per la presenza in servizio del tecnico comunale perché la pratica edilizia “albergo Bonura” già presentava possibili aspetti di inquinamento in un documento (per il quale non ho dato alcun estremo di identificazione) e che la relazione dello stesso tecnico comunale era macchiavellica e frutto di sue gratuite affermazioni di interpretazione su alcune  comunicazioni fatte dai concessionari. Inoltre tale preoccupazioni potevano essere similari per ogni tipo di attività di servizio dello stesso per i molteplici compiti dell’ufficio tecnico comunale.

Dichiaravo quindi che il tecnico comunale aveva un procedimento penale in corso (Giudice Istruttore G. Barrile) e che con spavalderia continuava a fare per interposta persona  il costruttore edile, vedi delibera consiliare n.109 dei 21/9/1981.

Il Sindaco dichiarava che assumeva lui tutte le responsabilità perché era suo dovere difendere tutti gli impiegati ecc..

Non mi soffermo oltre sulla seduta  perché rimando alla attenta lettura della delibera n.109 su menzionata riportante il processo verbale della suddetta.

Sono rimasto solo sconcertato dalla dichiarazione dal Sindaco che affermava di sconoscere che il Compagno aveva un procedimento penale.

 

 Considerazioni sulla relazione del tecnico comunale Compagno Salvatore

premesso che lo stesso era stato da me sospeso in via cautelare (nella qualità di Sindaco pro-tempore) per il ben noto procedimento penale – Tribunale di Palermo – Ufficio Istruzione-Sezione 2^ – Giudice Istruttore Giovanni Barrile – n.2087/79 Gen.- N.206/79 Sez. imputato del delitto di cui all’art.324 C.P. e per  gli .art.110, 479, 476 C.P. , ancora per due volte per l’art. 324 C.P, dell’art.81 cpv 324 C.P., art.81 cpv 110, 336, 339 C.P.

 

PRESUMO

 

che lo stesso tecnico comunale, dopo la sentenza del T.A.R.  che ritenne nulla la mia sospensione per fatto formale e non sostanziale, abbia voluto vendicarsi contro di me redigendo la sopra richiamata relazione sull’albergo Bonura che già presenta evidente sviamento in quanto nella stessa intestazione della relazione  il tecnico scrive che l’incarico del Sindaco doveva riscontrare se le opere realizzate erano conformi a quelle autorizzate. Lo stesso invece nelle premesse della relazione fa sue personali false affermazioni sul rilascio della licenza e sull’effettivo inizio lavori.

 

ALL’UOPO OSSERVO:

 

segue relazione al Comando CC, del Consigliere Vassallo sulla concessione edilizia n. 331/78 del Comune di Ustica

 

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……..né il Comune, né da parte del tecnico Compagno Salvatore (che aveva firmato la legalità della concessione) né da parte del Sindaco attuale (allora consigliere comunale), nè da parte di alcun cittadino od Ente;

Il Sindaco attuale dopo il mio intervento in Consiglio Comunale del 12/9/81, come ha fatto ad identificare il presunto documento inquinato di cui io non ho dato alcuna specifica indicazione, trasmettendolo alla Procura della Repubblica (pare con una presunta giustificazione del tecnico comunale) ? ;

– l’inizio dei lavori è stato da me a suo tempo personalmente constatato visto che Ustica é un piccolo presepe (il centro urbano) e non una grossa città;

– data 15/3/1980, giorno della sospensione del tecnico comunale, lo stesso comunica (guarda che coincidenza) che la concessione a suo avviso è perente perché lui il 1/03/1980 aveva accertato che i lavori non erano stati iniziati;

– come mai il tecnico comunale dice (sic) di aver fatto il  sopraluogo il  1/3/1980 se i Bonura comunicarono il 21/4/79 che i lavori iniziavano 26/4/79 ??? Cosa ha fatto il tecnico comunale in questo tempo ?

Tutti noi cittadini passiamo dalla piazza tutti i giorni e quindi abbiamo modo di vedere quello che avviene;

Per quanto riguarda l’inizio dei lavori, oltre la mia constatazione, vi sono alcuni aspetti vedi la lettera del fu Colonnello Bonura del 15/9/80 che fa parte del fascicolo dove soro elencati alcuni fatti accertati;

-Come ha fatto il tecnico comunale a dichiarare che i lavori non sono stati iniziati se nel lotto B era facilmente visibile vedere mentre nel lotto A non poteva fisicamente entrare??

– Ancora nella relazione il tecnico comunale fa riferimento ad una istanza dei Bonura del 6/7/81 e che secondo lui dichiarano che i lavori hanno avuto inizio dopo l’agosto 1980.

Tale affermazione dei tecnico è falsa perché frutto in mala fede di sua personale interpretazione. Ciò è dimostrato dal fatto che con detta istanza i Bonura chiedono certificazione (visti gli atti d’ufficio) da dove si evince che i lavori del vecchio fabbricato di via S. Bartolomeo 41 (lotto A) e i lavori di sbancamento si siano potuti realizzare dopo l’agosto 1980.

Realizzarsi non significa iniziarsi e ciò è dimostrato da atti e decisioni di fatto incontrovertibili, come detto sopra;

Alla luce di quanto sopra posso legittimamente presumere che il tecnico ha una sua personale, filosofica-delinquenziale , interpretazione su cosa significhi “inizio dei lavori”;

Non entro nel merito delle misure effettuate nel caso ci siano opere effettuate in difformità a quelle autorizzate, perché basta disporre una perizia per accertare la verità;

Come mai il Sindaco attuale magicamente ha individuato il documento da me segnalato inquinato (Sic), ha trasmesso lo stesso alla Procura della Repubblica con la presunta giustificazione del tecnico, senza allegare la risposta che il sottoscritto in quel tempo ha fatto e che si trova agli atti, sul contenuto di tale documento ??

Ritengo che sarebbe stato opportuno inviare tutta la pratica alla Procura della Repubblica se si voleva spiccare per eccesso di zelo difensivo o ritenuto tale!!

Ho appreso che il Sindaco, dopo il Consiglio comunale del 2I/9/81, nel quale assumendomi le relative responsabilità penali, dichiaravo che la relazione del tecnico comunale non era attendibile, abbia chiesto parere legale allo studio De Fina-Mazzarella per i provvedimenti definitivi. Poteva il Sindaco (o sarebbe stato opportuno) chiedere questo parere prima che la magistratura si pronunciasse sulla validità della relazione del tecnico comunale ??;

Lo studio De Fina-Mazzarella di cui fino a questo momento sconosco il parere che sembra sia stato già consegnato al Comune, come ha fatto a redigerlo sulla relazione del tecnico Compagno senza aspettare il parere della Magistratura e avere la conoscenza di tutto il carteggio?

Un parere, anche se di parte, deve presupporre la visione dì tutti gli atti e la conoscenza di tutte la circostanze. E` stata comunicata a questo studio legale la posizione del tecnico comunale sotto il profilo penale (anche per caso analogo) e il contenuto della delibera n. 109 ?

Ritengo sarebbe stato indice di correttezza e buona fede.!!!

Codesto Spettabile Comando conosce uomini e cose di Ustica. Chiedo pertanto scusa se ho elencato in fretta i fatti ed alcune considerazioni.

In Consiglio Comunale ho invocato l’intervento della magistratura  perché ritengo che solo questa può accertare la verità.

Io mi sono sempre comportato con lealtà e giustizia nello adempimento del mio mandato. Il tecnico comunale ha dimostrato di essere persona arrogante di potere perché crede di essere protetto da non so quali forze politiche ed economiche.        

Mi dispiace della posizione dell’attuale Sindaco perché non si rende conto del perché (anche se non lo vuole ammettere) dà la sensazione di proteggere il tecnico comunale commettendo in questi ultimi tempi certi ritengo errori etici, politici, morali e forse anche giuridici dolosi o sforzando di far capire un eccesso di zelo che non si sa cosa tenda e a quale finalità è indirizzato. Mistero.

Anche l’uomo della strada più semplice si chiede come mai siano stati presi questi provvedimenti dopo la quasi ultimazione delle opere murarie dell’albergo e non prima. Resta un Mistero.

Resto pertanto a disposizione di Codesto Comando e del Magistrato per qualsiasi elemento che possa essere utile all’accertamento della verità e per qualche altra considerazione che in atto, visto il mio cronico modo estemporaneo di scrivere e parlare, mi può sfuggire.

Con i più distinti saluti.                                                     Firmato

 

                                                                                Filippo Vassallo

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Baldassare Bonura, in ricordo di Filippo Vassalloultima modifica: 2011-07-26T10:09:00+02:00da aldo251246
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