Ustica: Sull’hotel “San Bartolomeo” 4 stelle continuano le indagini

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Il depliant dell’hotel “San Bartolomeo” distribuito dalle Agenzie turistiche tradotto in inglese, francese e tedesco
Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha emesso l’ordinanza di svolgimento di ulteriori indagini decidendo sull’opposizione formulata da Baldassare Bonura avverso l’ordinanza di archiviazione proposta dal P.M. Guido Lo Forte il 26/10/2006, rilevando che “non possono condividersi le argomentazioni addotte dal P.M. nella richiesta di archiviazione in atti” secondo cui “ a seguito della denuncia sporta non sarebbero emersi elementi nuovi idonei ad indurre una diversa valutazione dei fatti diversa da quella operata nella precedente richiesta di archiviazione formulata dalla Procura a questo ufficio (…)”.

Dopo le numerose archiviazioni, il Gip ha dunque accolto le istanze del Bonura ritenendo che “il complesso caso in esame, seppur contrassegnato dall’esistenza di precedenti giudiziari penali ed amministrativi aventi autorità di giudicato, merita ulteriori approfondimenti investigativi”, quindi proseguiranno le indagini contro i soggetti denunciati a vario titolo il cui comportamento ha collegialmente creato gravi ipotesi di reato attorno a cui si snoderebbe l’anomalo fallimento a carico del Bonura ancora aperto dal 1985.

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Immagine dell’ingresso dell’hotel dove si intravedono i cavalli in bronzo

Ventidue anni sono trascorsi dall’estate in cui i clienti dell’hotel “San Bartolomeo”, inaugurato e aperto per due stagioni, vennero invitati ad uscire dal giudice incaricato per la notifica del fallimento di una fiorente attività al centro del paese di Ustica, una struttura in cemento armato, periziata dai Vigili del Fuoco ed autorizzata dalla Sovrintendenza di Palermo, che già allora vantava la capacità di 110 posti letto con locali dotati di tutti i conforts, con ascensori a pistone e pannelli solari; una struttura alberghiera che il giornalista Franco Nicastro, dalle pagine del Giornale di Sicilia, promosse come “un nuovo modo di fare turismo nella Perla Nera del Mediterraneo”, e che solo certa miopia dell’amministrazione locale bocciò con un controverso diniego in merito al rilascio del certificato di abitabilità.

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Ciò che resta dei cavalli in bronzo dopo il saccheggio

Ventidue anni nel corso dei quali, inspiegabilmente, gli strumenti e le procedure dell’istituto fallimentare non hanno fatto nulla per evitare lo scempio dei locali della grande struttura che è sotto gli occhi di tutti gli usticesi: trafugamento del cavo di conduzione di energia elettrica di proprietà del Bonura, varchi aperti nei sotterranei e finestre rotte che hanno comportato il saccheggio di arredi e suppellettili, l’accumulo di spazzatura e di escrementi di colombe che hanno liberamente nidificato nei piani superiori antistanti la terrazza, anch’essa oggetto di atti vandalici che, insieme all’usura del tempo, hanno fatto da veri padroni di un albergo di cui ad oggi rimane un rebus la proprietà contesa tra il Comune e sedicenti società turistiche aggiudicatarie in sede di asta fallimentare.

Baldassare Bonura

 

 

 

Ustica: Sull’hotel “San Bartolomeo” 4 stelle continuano le indaginiultima modifica: 2008-03-26T00:44:00+01:00da aldo251246
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