Abusivismo: Cassazione, 2 sentenze ma “il fatto non sussiste”. Ora il risarcimento

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Clamorosi errori giudiziari. Il caso di un imprenditore salernitano assolto dopo un calvario di 10 anni

Fonte http://www.errorigiudiziari.com/

Pubblicato da Redazione il 18 giugno 2013

http://www.lanotiziagiornale.it

Nella sezione Cronaca, Primo piano

A proposito di: assoluzione, calvario giudiziario, errore giudiziario, imprese, magistrati

di Graziano Bertini

Sempre per lo stesso reato, quello per il quale la Cassazione si è espressa per ben due volte: “lottizzazione abusiva”. Una serie infinita di udienze dalle quali finalmente la famiglia esce nel maggio 2013, con la sentenza di assoluzione perché “il fatto non sussiste”. Ora all’orizzonte si prospetta un’altra battaglia. “Siamo in attesa di leggere le motivazioni della sentenza ma i miei clienti sono intenzionati a chiedere un risarcimento. Per il profilo materiale della vicenda ma soprattutto per quello morale

 

Non è solo la crisi economica a distruggere le imprese. A volte anche la magistratura può rovinare un’azienda, a colpi di sequestri immotivati. Quando poi, anni dopo, arriva l’assoluzione con tante scuse – ma spesso nell’assoluta indifferenza – centinaia di impiegati sono già stati licenziati e l’imprenditore nel mirino dei giudici è finito sul lastrico. Questa è la storia di Lorenzo Maiolica, fino al 2003 titolare di un gruppo di distribuzione agroalimentare nel salernitano, forte di 300 dipendenti. Una società in ascesa, prima che l’uomo e la sua famiglia incappassero in un’assurda vicenda che ha portato la loro azienda alla bancarotta. I terreni sui quali avrebbero voluto attrezzare la nuova sede della ditta, infatti, secondo la procura di Salerno erano frutto di lottizzazione abusiva. Dieci anni nelle aule La storia inizia nel 2003. All’epoca il centro di distribuzione della famiglia Maiolica vanta una trentina di punti vendita, 300 dipendenti e un fatturato annuo di circa 80 milioni di euro.

 “Poi, con i terreni bloccati, non hanno più avuto la possibilità di versare le rate alla banca”. Così, in tempi celeri il gruppo degli imprenditori arriva all’insolvenza e al patteggiamento della bancarotta. Un’azienda con centinaia di dipendenti distrutta dall’accanimento di una giustizia ingiusta. Una tragedia di cui questa sentenza di assoluzione rappresenta soltanto la chiusura del primo atto. Perché ora all’orizzonte si prospetta un’altra battaglia. “Siamo in attesa di leggere le motivazioni della sentenza ma i miei clienti sono intenzionati a chiedere un risarcimento. Per il profilo materiale della vicenda ma soprattutto per quello morale” conclude l’avvocato Di Lieto. Eccolo, il classico meccanismo che stritola i deboli negli ingranaggi della legge, assolutamente celere quando si tratta di porre dei vincoli, ad esempio un sequestro, ma lentissima, piena di pastoie burocratiche quando è necessario fare marcia indietro e riconoscere un torto.

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Abusivismo: Cassazione, 2 sentenze ma “il fatto non sussiste”. Ora il risarcimentoultima modifica: 2013-06-20T11:55:00+02:00da aldo251246
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